Le canzoni del 1953

Non ci sono particolari novità rispetto all’anno scorso; siamo in piena epoca melodica.

L’Italia si sta riprendendo dopo la guerra e le nostre canzoni sono un simbolo della crescente considerazione a livello internazionale e diventano materiale di esportazione.

Basta ascoltare ad esempio “Botch-A-Me”, cantata da Rosemary Clooney, ma anche la celeberrima “That’s Amore”, con il significativo utilizzo della lingua e delle sonorità italiane.

Oltre a questa canzone, anche “Wonderful Copenhagen”, “Singing in the rain” e “Bye bye baby” provengono dal mondo del cinema, che da Hollywood sta invadendo il mondo occidentale, entrando nell’immaginario collettivo, nel costume, nello stile di vita delle nostre generazioni.

In America cresce inoltre il fenomeno rock’n’roll con la sua carica sussultoria che tra pochi anni metterà in subbuglio anche il vecchio continente, e la nostra Italia.

Se il piano Marshall ci ha risollevato economicamente, la musica e il cinema americano hanno cambiato la nostra vita.


Un bacio a mezzanotte – Quartetto Cetra

Eternamente (Arlecchinata) – Nilla Pizzi

Merci beaucoup – Renato Rascel

Terra straniera – Luciano Tajoli


Mess around – Ray Charles recensione

Stranger in paradise – Tony Bennett recensione

Botch-A-Me – Rosemary Clooney

Please don’t leave me – Fats Domino

Crazy Man Crazy – Bill Haley and The Comets

Wonderful Copenhagen – Danny Kaye

Singing in the rain – Gene Kelly recensione

That’s Amore – Dean Martin

Bye Bye Baby – Marilyn Monroe

Mystery train – Junior Parker

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