Non ci sono particolari novità rispetto all’anno scorso; siamo in piena epoca melodica.
L’Italia si sta riprendendo dopo la guerra e le nostre canzoni sono un simbolo della crescente considerazione a livello internazionale e diventano materiale di esportazione.
Basta ascoltare ad esempio “Botch-A-Me”, cantata da Rosemary Clooney, ma anche la celeberrima “That’s Amore”, con il significativo utilizzo della lingua e delle sonorità italiane.
Oltre a questa canzone, anche “Wonderful Copenhagen”, “Singing in the rain” e “Bye bye baby” provengono dal mondo del cinema, che da Hollywood sta invadendo il mondo occidentale, entrando nell’immaginario collettivo, nel costume, nello stile di vita delle nostre generazioni.
In America cresce inoltre il fenomeno rock’n’roll con la sua carica sussultoria che tra pochi anni metterà in subbuglio anche il vecchio continente, e la nostra Italia.
Se il piano Marshall ci ha risollevato economicamente, la musica e il cinema americano hanno cambiato la nostra vita.
Un bacio a mezzanotte – Quartetto Cetra
Eternamente (Arlecchinata) – Nilla Pizzi
Merci beaucoup – Renato Rascel
Terra straniera – Luciano Tajoli
Mess around – Ray Charles recensione
Stranger in paradise – Tony Bennett recensione
Botch-A-Me – Rosemary Clooney
Please don’t leave me – Fats Domino
Crazy Man Crazy – Bill Haley and The Comets
Wonderful Copenhagen – Danny Kaye
Singing in the rain – Gene Kelly recensione
That’s Amore – Dean Martin
Bye Bye Baby – Marilyn Monroe
Mystery train – Junior Parker