Ci avviamo alla fine di un secolo che ha rivoluzionato la musica, come non mai presente nel vissuto quotidiano di buona parte del mondo. In tale contesto, quest’anno osserviamo due linee dominanti: innovazione e sperimentazione da una parte, classe e tradizione dall’altra.
Sul primo fronte sono protagonisti i Massive Attack e i Tortoise. I britannici assemblano pattern musicali (ad esempio ingaggiano una voce diversa per ogni canzone) in un mix di campionamenti, ritmica da atmosfere noir (mi riferisco in particolare alla magnetica “Teardrop”) e melodie dilatate; il gruppo Usa sviluppa la sua ricerca sonora a metà strada tra rock e jazz, con un esito che fa storcere la bocca ai puristi di entrambi i generi ma che risulta intrigante per un pubblico di nicchia che apprezza il tentativo di “andare oltre”: “TNT” non è un brano esplosivo come suggerirebbe il nome, quanto piuttosto un prodotto da degustazione.
Classe e tradizione, si diceva: come altro definire la collaborazione tra Elvis Costello e Burt Bacharach nel disco “Painted from memory”? Come dice il titolo, si attinge dal passato per dispensare arte in musica per una pietra miliare del pop.
In quest’ambito sono ormai tradizione gli U2, ma la loro spinta propulsiva si è ormai esaurita e rimangono sulla cresta dell’onda per inerzia e mestiere.
Chi invece sta al top della propria parabola artistica sono i R.E.M. (“Daysleeper” è probabilmente la canzone dell’anno), i Pearl Jam e gli Smashing Pumpkins, tre gruppi americani che alimentano le speranze di coloro che hanno a cuore il futuro del rock.
In aggiunta ai gruppi trainanti appaiono di volta in volta “comparse di successo” che si guadagnano la fama per un album riuscito o addirittura per una sola canzone: è il caso, rispettivamente, dei New Radicals e di Anggun.
Anche in Italia si combinano vecchio e nuovo, e quindi da una parte abbiamo nientemeno la collaborazione tra due monumenti come Mina e Adriano Celentano, e dall’altra abbiamo la coppia (un’altra!) Max Gazzè e Niccolò Fabi, con l’aggiunta del giovane Alex Britti, che dà il meglio di sé con la chitarra in mano.
Continua infine l’ascesa di Zucchero, che di collaborazione in collaborazione ha ormai raggiunto maturità artistica e notorietà internazionale.
Vento d’estate – Max Gazzè & Niccolò Fabi
Iris (tra le tue poesie) – Biagio Antonacci
Blu – Zucchero
Solo una volta – Alex Britti
Brivido felino – Mina & Adriano Celentano
Teardrop – Massive Attack & Elizabeth Fraser
Daysleeper – R.E.M.
Behold! The nightmare – Smashing Pumpkins recensione
The sweetest thing – U2
Given to fly – Pearl Jam
Electro-shock Blues – Eels
Snow on the Sahara – Anggun
You get what you give – New Radicals
This house is empty now – Elvis Costello & Burt Bacharach recensione
TNT – Tortoise recensione