Born to be wild

Steppenwolf, 1968
dall’album Steppenwolf


“Nato per essere selvaggio” è un’affermazione identitaria, per dichiarare la propria natura e proiettarsi verso un futuro libero da qualunque vincolo.

Se ne parla alla fine, e nell’ultimo verso si manifesta il sogno ingenuo di qualunque uomo: “Come un vero figlio della natura / siamo nati, nati per essere selvaggi / possiamo scalare così in alto / non voglio morire mai”.

Siamo negli anni di maggiore entusiasmo ideologico, che nel nome della libertà si muove ovunque, anche in territori utopistici.

La canzone diventa elemento portante del film “Easy rider – libertà e paura”, e l’ascoltiamo durante la celebre cavalcata in moto negli enormi spazi d’America. A rivederla adesso appare il manifesto di un’epoca lontana e improponibile, a cominciare dall’uso di un cappello da cowboy a bordo della moto.

Video e audio sono in totale simbiosi, e gli Steppenwolf cavalcano non su due ruote ma su due chitarre elettriche che seguono un’andatura continua e incessante.

La domanda sorge spontanea: dove porta la strada di questi uomini nati per essere selvaggi?

Testo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.