Romeo and Juliet

Dire Straits, 1980
dall’album Making movies


Molti ricorderanno questo lungo arpeggio, quintessenza dello spirito romantico che alberga in ciascuno di noi.

Il titolo ricorda una delle coppie più celebri della storia, ma la storia è un po’ diversa da quella raccontata da Shakespeare, e più vicina a una vicenda personale di Mark Knopfler: l’arpeggio è di Romeo sotto la finestra di Giulietta, ma il fuoco d’amore è rimasto solo a lui, mentre la ragazza si è distaccata.

Il testo è infatti un monologo e non un dialogo, e la lunghezza del brano sembra accompagnare il tormento del ragazzo, che ha molte cose da dire sotto quel balcone e arriva ad affermazioni esistenziali (non posso fare tutto / ma farei qualsiasi cosa per te / non so fare niente se non amarti) e poetiche (tutto ciò che faccio è baciarti attraverso i versi di una poesia / Giulietta farei scintille con te ogni volta).

L’arpeggio sfuma dolcemente nel finale e può essere interpretato come conclusione malinconica di una storia d’amore, oppure come attesa romantica di un uomo che nell’ultimo verso ha lanciato alla donna amata l’ultimo appello (tu ed io, piccola, che ne dici?), perché la speranza di un innamorato è l’ultima a morire.

Che ne sarà di Romeo and Juliet?

Testo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.