You are my sister

Antony and the Johnsons, 2005
dall’album I am a bird now


Non c’è niente da fare: è la voce ad essere l’elemento centrale di una canzone, a darle l’impronta decisiva, a commuovere. Il talento vocale di Antony, il suo timbro tenorile capace di tremolio, rendono memorabile un brano che altrimenti cadrebbe nell’anonimato.

In questa occasione lo affianca Boy George (qualcuno lo ricorderà, anche se il suo genere negli anni 80 era completamente diverso), che lo accompagna in un sentiero molto personale – il rapporto con la sorella – che sembrerebbe difficile da trattare in coppia con un amico.

Ma questo artista è spiazzante in tutto, sia per la sua voce dal fascino unico, sia per il suo percorso di ricerca identitaria, passato dal nome di nascita Antony Hegarthy, dalla sigla Antony and the Johnsons, fino all’attuale nome Anohni, e chissà se sarà l’ultimo.

L’ascolto della sua musica evidenzia una sua appassionata compenetrazione nei temi trattati, nei quali emerge la sofferenza come elemento ineliminabile.

Qui si parla di un rapporto viscerale: la sorella è una persona che lo accompagna da sempre, dall’età dell’innocenza fino a quella di adulto, alla quale lo legano tanti ricordi.

Con lo sguardo al futuro, Antony prorompe in parole appassionate, nelle quali si manifesta un amore profondo: “Sei mia sorella / E ti amo / Che tutti i tuoi sogni possano avverarsi”.

Un brano da tener presente per chi ha una sorella, per farle un regalo.

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