Personal Jesus

Depeche Mode 1989
dall’album Violator


I Depeche Mode hanno un ruolo nella storia della musica rock: quello di averla unita all’elettronica attraverso il suono delle tastiere, orientate a rinforzare la sezione ritmica piuttosto che a disegnare melodie.

Il risultato è un suono che è diventato un marchio di fabbrica del gruppo inglese, un rock ballabile particolarmente in auge tra anni Ottanta e Novanta.

Il nostro brano fa un po’ eccezione, perché l’elettronica esce soltanto nel finale, dopo un martellante ritmo “tradizionale” che fa da ossatura a tutta la costruzione musicale, che procede potente e incalzante.

Il titolo ha fatto discutere (sono millenni che la parola Gesù provoca questo effetto) e la fonte di ispirazione è stata la vita di Priscilla Presley, trascorsa nell’adorazione del suo Dio Elvis.

È una canzone sulla tendenza a cercare in qualcun altro un punto d’appoggio, una sponda relazionale che trasmetta affetto e protezione.

Il tema della fede trattato da chi fede non ha conduce a una canzone sull’idolatria.

Testo

8 pensieri su “Personal Jesus

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