Sharkey’s Day

Laurie Anderson, 1984
dall’album Mister Heartbreak


Intellighenzia. Ambiente ristretto, dove si vola alto incontrando quei big che portano innovazione spostando in avanti i confini della ricerca musicale.

Questa eclettica musicista Usa ha collaborato con Philip Glass, Brian Eno, John Cale, Peter Gabriel, fino ad approdare a Lou Reed, del quale sarà partner anche nella vita.

Gli anni Ottanta sono quelli dell’affermazione di Laurie Anderson, e “Mister Heartbreak” l’album più rappresentativo della sua produzione musicale.

Questo è il brano di apertura, che contiene tutti gli elementi: sonorità elettroniche con venature etniche espresse dalle percussioni, racconto criptico di Sharkey, cioè il Mister Heartbreak combattuto tra paura ed amore (“I turn around, it’s fear / I turn around again, and it’s love”).

Ciò che fa la differenza è lo stile personale, che garantisce la riconoscibilità nell’ampia offerta musicale, ormai allargata a tutto il mondo.

L’ascolto di questo brano è un viaggio a ritroso nello stile e nelle sonorità della musica anni Ottanta, che documenta la grande evoluzione degli arrangiamenti e il ruolo sempre più importante degli ingegneri del suono.

Testo

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