Everyday is a miracle

David Byrne 2018
dall’album American Utopia


Una testa pensante, e in questo caso anche parlante, ha maggiori possibilità di reggere il peso degli anni.

L’ex leader dei Talking Heads continua a far parlare di sé a distanza di quarant’anni dal suo esordio, quando portò insieme alla band qualcosa di innovativo nel panorama della canzone.

I ritmi sono quelli latinoamericani, così cari all’autore, e il testo visionario è in linea con il personaggio che negli anni Settanta cantava Psycho Killer e negli anni Ottanta ripeteva come uno stralunato il mantra “Same as it ever was” (“Once in a lifetime”).

Da allora David Byrne si è un po’ ammorbidito nei toni e qui abbiamo una ballata avvolgente che invita a cantare in coro il titolo-slogan.

“Everyday is a miracle” è una frase che invita a riflessioni profonde, ma Byrne le evita schernendosi dietro ai suoi versi sghembi, che dopo essere partiti dall’osservazione delle forme perfette di una rosa arrivano alla constatazione che “la mia mente è una patata bollita” che ben si accoppia con un pollo, in cui l’autore sembra identificarsi.

Ma anche per un pollo “ogni giorno è un miracolo / ogni giorno è impagabile”.

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