Ci sarà – 1984

Al Bano & Romina Power

Presentatore: Pippo Baudo con Edy Angelito, Elisabetta Gardini, Iris Peynado e Tiziana Pini
Direzione artistica: Gianni Ravera

La canzone è un prodotto, e come tale deve rispettare degli standard qualitativi che garantiscano la piena soddisfazione del cliente, pardon: dell’ascoltatore. Il quale non deve avere sorprese, e sintonizzandosi sul festival di Sanremo deve ascoltare dei brani assolutamente identici a quelli che troverà nei dischi, nelle radio.

Per questa ragione gli organizzatori rendono obbligatorio il playback (l’anno scorso c’era la facoltà di cantare comunque dal vivo) sia per i cantanti in gara che per gli ospiti. Anche i Queen devono soggiacere alla regola e Freddy Mercury si esibisce polemicamente giocando con il microfono, mentre in teatro si diffondono le note di Radio Gaga.

Altra cosa non gradita dalle case discografica è la vittoria degli outsider. L’anno precedente erano arrivate prima e seconda due esordienti (e non cantavano neanche le canzoni migliori), e adesso i concorrenti vengono divisi in due liste: big e nuove proposte. Tra queste emerge il giovane Eros Ramazzotti, mentre il festival viene vinto da Al Bano & Romina Power, un duo che più popolare non si può.

Sull’esito della gara rimangono sempre i sospetti, le voci su possibili manipolazioni del voto popolare, affidato al Totip. Otto anni dopo Pupo svelò di aver speso 75 milioni di lire per salire in classifica (arrivò quarto).

È un sanremo al femminile, perché i migliori brani vengono presentati da Fiordaliso (“Non voglio mica la luna”), Fiorella Mannoia (“Come si cambia”) e Patty Pravo (“Per una bambola”), la quale riceve il Premio della Critica. È un riconoscimento non soltanto alla canzone, ma anche a un’interpretazione di grande fascino e magnetismo.

Come si cambia – Fiorella Mannoia

Per una bambola – Patty Pravo

Terra promessa – Eros Ramazzotti

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