Un grande amore e niente più – 1973

Peppino di Capri

Presentatore: Mike Bongiorno, con Gabriella Farinon
Direzione artistica: Vittorio Salvetti

Continua il declino di Sanremo, sancito dalla decisione della Rai di trasmettere in televisione soltanto la serata finale. Qualche introito in più arriva per gli organizzatori dai paesi del blocco sovietico, che acquistano in blocco il prodotto Festival, con una operazione in controtendenza rispetto alla guerra fredda in corso tra i due grandi blocchi orientale ed occidentale. Pecunia non olet, evidentemente.

La circostanza è stata però provvidenziale, perché grazie all’archivio cecoslovacco sono arrivate a noi le immagini del primo festival di Sanremo trasmesso a colori (ma non in Italia), e smarrite dalla Rai.

Nella gara vince la melodia di Peppino da Capri, che nel decennio precedente faceva rock’n’roll e che adesso si iscrive alla grande tradizione napoletana, evoluta in un prodotto da esportazione, più patinato e meno autentico.

Tra gli esordienti ci sono il giovane professore Roberto Vecchioni, il figlio d’arte Christian De Sica, che inizia qui una carriera poliedrica, e Drupi che sfodera una voce ruvida che raccoglierà consensi. La sua “Vado via” arriva penultima qui ma sarà prima nella classifica francese.

La conclusione del festival è accompagnata dal sospiro di sollievo degli organizzatori, che hanno concluso un lavoro estenuante, con una procedura che ricorda la burocrazia ministeriale, aggravata da continue proteste, vertenze sindacali e polemiche sul regolamento. Le canzoni da scegliere sono 32, ma 197 sono gli inviti a cantanti e gruppi; i sindacati dei cantanti vorrebbero che partecipassero tutti, il che significherebbe paralisi totale.

La selezione in qualche modo arriva alla conclusione, lasciando per strada autori che diventeranno protagonisti della musica italiana: Ivano Fossati, Lucio Dalla e Antonello Venditti. Le sensazioni che emergono dai commenti dei giornali dell’epoca sono quelle di una crisi irreversibile, ma per il peggio basterà aspettare soltanto due anni.

Da troppo tempo – Milva

Vado via – Drupi

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