Time

Tom Waits, 1985
dall’album Rain dogs
Come può una semplice canzone affrontare un tema come il tempo, lo spazio esistenziale nel quale tutti siamo immersi?

L’approccio di Tom Waits è poetico, ed è incredibile quanta dolcezza possa uscire da una voce così rugosa.

Il suo osservatorio del mondo è dietro un pianoforte di qualche bar o bettola urbana, dove vede passare gente di ogni genere ma con un destino comune.

La prospettiva della morte è infatti una presenza latente dietro le storie qui raccontate, e la parabola di Waits parte dal chiuso del suo locale, dai limiti di piccole storie ordinarie per aprirsi alla grande domanda di senso che nasce spontanea di fronte al limite della morte: che ne è di questo tempo che abbiamo da vivere? “and it’s time time time that you love”: l’amore che avremo saputo dare agli altri è ciò che rimarrà di noi, alla fine del tempo.

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