Seven seconds

Youssou N’Dour, 1994
dall’album The Guide
Non ho i dati, ma potrebbe essere il disco di un africano che ha avuto più successo. Perché a metà degli anni Novanta questo pezzo ha spopolato, lo si sentiva un po’ dappertutto.

Merito di una perfetta combinazione di elementi: ritmo, melodia, atmosfera, bilinguismo, duetto, tema sociale (le discriminazioni razziali) e soprattutto la gran voce del cantante senegalese, che fa pensare subito all’Africa e allo strapotere della natura, maestosa e affascinante. Youssou N’Dour è affiancato da Neneh Cherry, cantante svedese, anche se non sembra.

E i sette secondi cosa sono? Lo faccio dire a loro: «la canzone parla dei primi 7 secondi positivi nella vita di un bambino appena nato, che non conosce ancora i problemi e la violenza nel nostro mondo». Di problemi del mondo, anzi del Senegal, si occupa adesso Youssou N’Dour, in qualità di ministro della cultura e del turismo nel suo paese.

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