Le canzoni del 1978

I luoghi della musica. La discoteca irrompe nello scenario tradizionale, attirando masse di giovani desiderosi di divertimento ed emozioni. Sale da ballo ce ne erano da tempo, ma la discoteca si avvale di tecnologie che creano atmosfere ammalianti e invitano a una emozionante fuga dalla realtà.

L’ascolto in movimento lascia perplessi i tifosi della musica “alta”, quella da contemplare seduti in una sala concerto, ma anche a distanza di anni non mancano elementi di qualità. Sul piano della cd. disco music, ad esempio, gli Chic portarono avanti una proposta musicale che ha fatto scuola, mentre sul versante dei “lenti” c’è l’inedita partecipazione dei Genesis, che con “Follow you follow me” accompagnarono la nascita di molti amori tra i ragazzi di quella generazione.

Anche Lucio Battisti fiuta l’aria e guadagna i favori del grande pubblico con brani in stile danzante, ma così facendo si distacca un po’ dagli standard qualitativi dei cantautori, che in quest’anno realizzano grandi prove. Lucio Dalla è nel suo periodo d’oro, che proseguirà a cavallo degli anni Ottanta, ma anche Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Renato Zero sono al top.

La longevità di questi autori è stata possibile grazie alla vena creativa ma anche alla capacità di evolversi nel tempo. In questo sono maestri i Rolling Stones, che negli anni Settanta si specializzano in emozionanti ballate come “Beast of burden”.

Il genere ballata è onorato anche da altri big come Eric Clapton (con il blues ammaliante di “Wonderful tonight”) e Springsteen (“Badlands”), che firma anche “Because the night” lasciandola alla intensa interpretazione di Patti Smith.

E se i Toto sono soltanto una bella promessa che si esaurirà in un paio di dischi lasciando alla storia degli ottimi session men, nel campo delle novità segnalo tre cose: la voce di Kate Bush, che sembra uscita da un romanzo fantasy sul mondo degli elfi; l’evoluzione del virtuosismo chitarristico nel contesto pop, grazie ai Dire Straits di Mark Knopfler che al primo disco esplodono con la loro canzone più celebre; infine il suono dei Police, che con Roxanne pongono la loro candidatura come leader musicali degli anni Ottanta.


Una donna per amico – Lucio Battisti

L’anno che verrà – Lucio Dalla

Generale – Francesco De Gregori

Sara – Antonello Venditti

La favola mia – Renato Zero


Roxanne – The Police

Sultans of swing – Dire Straits recensione

Because the night – Patti Smith recensione

Wuthering heights – Kate Bush recensione

Wonderful tonight – Eric Clapton recensione

Follow you follow me – Genesis

Beast of burden – The Rolling Stones

Le freak – Chic

Hold the line – Toto recensione

Badlands – Bruce Springsteen recensione

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