What was I made for?

Billie Eilish, 2023
dalla colonna sonora del film Barbie


Nel piccolo di una canzone c’è la nostra epoca, espressa perfettamente dal talento musicale e interpretativo di Billie Eilish, ventiduenne americana già al top nelle vendite e nella stima del pubblico.

Qui siamo all’interno del film “Barbie” ma la canzone spiazza le aspettative: non c’è niente di mieloso e di irreale, c’è una ragazza al nudo delle sue riflessioni esistenziali, che si pone La Domanda: “Per cosa sono stata creata?”.

Il tono musicale è quello adatto a tali riflessioni, con il pianoforte di Finneas O’Connell, fratello di Billie, e la voce intensa e commovente, capace di andare in profondità e di trasmettere al pubblico una ricerca vitale di felicità, che appare disperata.

Si colgono insieme melodia e affanno, passione e angoscia. Senti la sua voce, guardi le sue foto, con occhi bellissimi e tristi, e intuisci una realtà di sofferenza, che poi Wikipedia conferma, raccontando di patologie mentali fin dall’infanzia.

L’arte è la sua salvezza (almeno speriamo), così come la moda è il suo “meccanismo di difesa”, come lei ha dichiarato.

La canzone esprime il miracolo dell’arte di trasmettere vita in mezzo ai drammi, e di aprire squarci di speranza, inaspettati.

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