Comincia l’epopea dei cantautori. Dopo l’exploit di Domenico Modugno a Sanremo di due anni prima, adesso la canzone d’autore comincia a imporsi grazie alla scuola ligure, che anche nel tempo rimarrà la più ricca di talenti.
E se i grandi successi di Gino Paoli sono noti un po’ a tutti, è bene non lasciare nel dimenticatoio un capolavoro come “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, inedito medley tra introduzione classica-jazz, coro angelico e melodia struggente, il tutto condito in salsa poetica.
Il brano di Nino Rota, tratto dalla colonna sonora de “La dolce vita” è invece un omaggio alla pellicola simbolo della cinematografia italiana, che sta vivendo il suo periodo d’oro.
Un’altra colonna sonora memorabile è quella di “A summer place”, che sicuramente sopravvive nel tempo alla trascurabile pellicola che la ospita.
In America con “We shall overcome” la canzone comincia ad affrontare temi sociali, aprendosi oltre i confini del semplice intrattenimento. Un filone del quale parleremo ancora nelle prossime puntate.
E se Elvis Presley mostra in “Stuck on you” la sua celebre fisicità (ivi compreso un super-ciuffo che ormai funge da tettoia), e Ray Charles rende immortale una canzone di trent’anni prima, nel jazz è l’anno dei “passi da gigante” di John Coltrane, che ci lascia incantati fin dal folgorante attacco.
Il cielo in una stanza – Gino Paoli, Mina recensione
La gatta – Gino Paoli
La Dolce vita – Nino Rota
Tintarella di luna – Mina
Il nostro concerto – Umberto Bindi recensione
We shall overcome – Pete Seeger recensione
It’s time to cry – Paul Anka
Georgia on my mind – Ray Charles
Theme from “A Summer Place” (Scandalo al sole) – Percy Faith and his Orchestra
Mack the Knife – Ella Fitzgerald
I can’t stop loving you – Roy Orbison
Stuck on you – Elvis Presley
Apache – The Shadows recensione
Giant steps – John Coltrane recensione