Le canzoni del 2013

Due icone di un’epoca. Meritano la definizione “Get lucky” ed “Happy”, le due canzoni che dominano la scena musicale di quest’anno, e anche di quelli a seguire. Lo stile oscilla dal funk al soul ma l’ambiente è lo stesso, tant’è che Pharrell Williams presta la sua voce al brano dei Daft Punk.

L’eclettico autore/cantante/produttore statunitense e gli enigmatici francesi che nascondono il volto dietro a un casco rappresentano perfettamente il mondo dell’intrattenimento, che invita a una vita felice (o per lo meno, a dei momenti di gioia) attraverso il divertimento e il disimpegno. Due concetti così universali da rendere i brani due evergreen, non particolarmente legati allo stile musicale di questo decennio.

Per cercare qualcosa di contemporaneo dobbiamo spostarci verso il minimalismo elettronico di “Copy of a”, con il quale i Nine Inch Nails propongono una riflessione sulla società attuale, che rende gli individui delle copie di modelli creati da altri.

Chi non corre il rischio dell’omologazione (o al limite soltanto quello di essere lui copiato) è Paul McCartney, che dà un’emozione ai suoi numerosi estimatori dimostrando con “Queenie eye” di saper ancora realizzare grandi canzoni.

Stesso discorso con un altro monumento, dotato di un particolare talento per le trasformazioni e per il saper sintonizzarsi con lo spirito dei tempi: “Where are we now?” è un David Bowie che emoziona e commuove nella parabola discendente della sua vita.

Altro cantore delle profondità dell’animo umano è Nick Cave, che in “Jubilee Street” inchioda l’ascoltatore nell’incanto di sonorità magnetiche e rende inconsapevoli del tempo che passa.

Altro brano dilatato nel tempo è “Dear friend” di Jonathan Wilson, una lunga cavalcata nei grandi spazi d’America sotto la guida di una chitarra sognante.

Nel club dei creatori di melodie (qui rappresentato dal già citato presidente Paul McCartney) fa parte Paddy McAloon, che negli anni Ottanta spopolava con i Prefab Sprout e che ritorna in auge con l’irresistibile “The best jewel thief in the world”.

Non lontana da quello stile new wave è la canzone “N°1 Party Anthem” degli Arctic Monkeys, inserita in un album di successo (“Am”). Altro gruppo molto apprezzato è quello degli Arcade Fire, che continuano con “Reflektor” a proporre un rock originale.

In Italia poche novità: si consolidano le posizioni di cantanti come Zucchero, Ligabue ed Elisa, mentre alcune proposte di qualità arrivano dal festival di Sanremo, ad esempio con Max Gazzè e con il gruppo Marta sui tubi.


Quale senso abbiamo noi – Zucchero

Ciò che rimane di noi – Ligabue

L’anima vola – Elisa


Get lucky – Daft Punk recensione

Reflektor – Arcade Fire

The best jewel thief in the world – Prefab Sprout recensione

Queenie eye – Paul McCartney

Copy of a – Nine Inch Nails recensione

Where are we now? – David Bowie

Dear friend – Jonathan Wilson recensione

Jubilee Street – Nick Cave & the Bad Seeds

N°1 Party Anthem – Arctic Monkeys

Happy – Pharrell Williams

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