Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Moving Hearts, 1981
dall’album Moving Hearts


La musica folk sa coinvolgere il pubblico come pochi altri generi, perché è spesso vicina ai temi sociali di una popolazione e va a parlare di qualcosa che coinvolge quella comunità.

In questo caso un gruppo irlandese di alta qualità si confronta con un brano di un autore statunitense, Jim Page, che aveva raccontato un dramma mondiale, che quindi va oltre qualunque confine folk. Chi può sentirsi escluso dal dramma delle bombe nucleari lanciate a Hiroshima e Nagasaki?

Il ritmo si sviluppa in modo frenetico e sembra seguire la tensione di un dramma umano che non può rallentare in alcun momento di riflessione.

I Moving Hearts, gruppo fondato da Christy Moore, purtroppo non hanno prodotto più di tre dischi, e questo è il loro primo, che ebbe grande successo. Sanno infiltrare negli elementi tradizionali della musica irlandese elementi molto dinamici, quasi rock, che hanno lasciato un segno gradito al pubblico.

Qui abbiamo un esempio di mescolanza tra suoni tradizionali e moderni, capace di aprire nuovi orizzonti nelle sonorità antiche.

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