A horse with no name

America, 1971
inserita nell’album America del 1972


Per chi ha vissuto negli anni Settanta queste note ridestano pensieri che erano allora nel cuore, ispirati da una melodia dolce, capace di guidare l’ascoltatore in un percorso.

Si parla di un cavallo senza nome, ed effettivamente ci si sente partecipi di una cavalcata che porta chissà dove, attraversando un deserto.

Emerge un desiderio esistenziale di risultare ignoto in un ambiente desertico, dove nessuno ti conosce; quando il deserto si trasforma in un mare è giunto il momento di lasciare andar via il cavallo, mentre gli America ci accompagnano in un coro al quale ci si unisce volentieri.

Chi pensa male ha associato il titolo del brano all’uso di eroina, perché nello slang comune questa droga viene identificata nella parola “horse”, ma noi preferiamo pensarla bene, rimanendo legati all’atmosfera soft che respiriamo in questa piacevole cavalcata, che all’epoca venne messa in relazione con il gruppo Crosby, Stills, Nash e Young.

Lo spirito del testo è tutto sommato triste e sfiducioso del vivere nel mondo, ma lo spirito musicale fa sostanzialmente mettere da parte questa lettura e accompagna a distanza di mezzo secolo in un ascolto gradevole.

Testo

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