And when I die

Laura Nyro, 1967
dall’album More than a new discovery


Una ragazza di 17 anni, newyorchese ma di origini italiane – Laura Nigro è il suo nome – canta delle prospettive della morte: “Se è la pace che trovi nel morire, beh, allora lascia che il tempo sia vicino”.

Il tema della morte viene normalmente messo da parte nella costruzione delle canzoni, ma qui abbiamo a che fare con una ragazza dallo spirito aperto a tutte le evenienze che apre la vita, a cominciare da quella più importante, e più sicura.

Quando inizia a cantare, si percepisce la forte personalità della giovinetta, sostenuta da una voce potente e da uno stile sorprendentemente maturo. Si coglie un impostazione iniziale blues che poi prende ritmo e diventa trascinante, nel canto sulla morte tutt’altro che triste.

Questa ragazza ha raggiunto l’età matura con ampio anticipo rispetto ai tempi normali, e si è fatta già delle idee forti sulla vita, anche se contraddittorie: non crede nel paradiso, ma è spaventata per la possibile esistenza dell’inferno; può accettare ogni cosa ma non la presenza del demonio.

Conclude il brano chiudendo il naturale percorso dell’esistenza, che alterna vita e morte, per poi tornare alla vita in un cerchio che mai si interrompe: “Quando morirò, nascerà un bambino”.

Testo

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