Willie and the hand jive

Johnny Otis, 1958


Piccolo viaggio nelle origini della musica moderna, quando nascevano generi nuovi, e altri venivano messi a confronto, per creare nuove mescolanze.

Uno dei punti di richiamo è il ballo, e qui abbiamo il riferimento esplicito al jive, che ha origini nello swing, e poi sviluppi diversi.

Johnny Otis è un esponente di rilievo del rhythm and blues e su un azzeccato riff di chitarra propone l’invito a danzare il jive… con le mani.

Ricordando quell’epoca antica, si afferma che i locali per concerti rock’n’roll in Inghilterra non permettevano agli adolescenti di alzarsi in piedi e ballare nei corridoi; quindi questi giovanotti ballavano con le mani rimanendo al proprio posto.

Il battito di mani si abbina perfettamente al ritmo, che è tutta una cadenza non adatta allo star fermi.

In fin dei conti la musica è un percorso all’avanguardia per superare le chiusure sterili del pensiero umano, e a procedere oltre, in questo caso battendo le mani e suonandoci sopra. Hand jive, hand jive, hand jive.

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