I’d rather go blind

Etta James, 1968
dall’album Tell Mama

Una donna dal grande impatto – vocale e fisico – rapisce lo spettatore in un clima classico, quello di un piccolo teatro dalle luci soffuse.

Non manca nessuna caratteristica del brano che incanta: la classe della composizione, la voce coinvolgente, il rhythm and blues misurato e magnetico.

L’intensità della interpretazione nasce dal dramma cantato da Etta James, che affronta emotivamente un amore in pericolo, assolutamente in cima ad ogni desiderio.

Infatti lei ci comunica che va mantenuto ad ogni costo: “Preferirei, preferirei diventare cieca, ragazzo / piuttosto che vederti andare via da me” è la frase che si ripete e che trasmette all’ascoltatore un pathos fondato sul rispetto per una donna che soffre.

Il suo intimo pensiero riempie di emozione la canzone e lo stile compositivo risulta al di fuori delle mode del tempo.

Nessun contatto con lo “spirito del ’68”, tanto che la donna è così rapita dal suo uomo che pur di averlo dichiara con forza: “non voglio essere libera”. Proprio nel Sessantotto lo viene a dire.

Testo

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