In my life

The Beatles, 1965
dall’album Rubber Soul

Venticinque anni sono sufficienti a John Lennon per dare uno sguardo alla propria vita e abbozzare un bilancio dal punto di vista del cuore: i luoghi conosciuti, i momenti che hanno lasciato il segno, le persone amate… anche se ce n’è una che le ha superate tutte (“In my life I love you more” è il verso di chiusura della canzone).

Musicalmente partecipò alla costruzione del pezzo anche Paul McCartney, ma soprattutto ci fu un blitz di George Martin, che registrò a sorpresa un intarsio di musica barocca suonato al piano elettrico; un dialogo del pop con la musica classica. I ragazzi del gruppo ascoltarono, e approvarono.

Anche questo dettaglio è un segno della maturazione incredibile dei Beatles, che iniziò proprio con l’album “Rubber Soul” e toccherà vette eccelse nello spazio di quattro anni e cinque album.

Un elemento di maturità è l’armonia interna della canzone, che riesce a trasmettere la dolce sensazione di una gioventù capace di volgere lo sguardo indietro, per fare sensibili passi in avanti.   

Testo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.