Senza una donna

Zucchero, 1987
dall’album Blue’s


Le origini sono nella campagna emiliana, ma il cuore è nato per viaggiare nel mondo, in particolare nel sud americano, nelle terre patria del blues.

In questa canzone c’è l’apice del successo (se non altro al livello di vendite) e si esprime l’armonia tra le sonorità di quelle terre e la melodia “all’italiana”.

Negli anni precedenti Zucchero aveva collezionato penultimi posti nelle quattro partecipazioni al Festival di Sanremo (la prima volta nel 1982 superando soltanto “Vado al massimo” di Vasco Rossi!), successivamente collaborò invece con gente come Miles Davis, Eric Clapton, Joe Cocker.

In questi dati si coglie il senso di una carriera che si è esaltata nelle relazioni internazionali, avvalendosi di una forza d’animo che è stata capace di superare gli insuccessi iniziali.

Coincidenza vuole che il nostro brano – vincitore dell’ Eurochart Hot 100 Singles – parli della crisi matrimoniale dell’autore, che con orgoglio canta la sua reazione: “senza una donna / sto bene anche domani / senza una donna / che m’ha fatto morir”.

Una ballata sentimentale che ha lasciato il segno, anche e soprattutto fuori dai confini italiani.

Testo

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