David Sylvian, 1984
dall’album Brilliant trees
Pensare al proprio passato, a chi non capita? Episodi, persone, situazioni trascorse, forse non più ripetibili. Ed ecco che alcune volte (più tempo passa e più aumentano) subentra il rammarico per una realtà ormai lontana, e sorge spontaneo il sentimento che dà il titolo a questa canzone.
David Sylvian è a un passaggio chiave della sua carriera: il primo album solista. Già nella copertina, e ancor più nello stile, egli trasmette gli effetti di un tormento interiore, che trova il suo ambiente in un bosco, costituito da “brilliant trees”.
Il clima è suggestivo, non destinato al grande pubblico perché la raffinatezza, l’introspezione e l’atmosfera soft che li accompagna entrano in sintonia con un’audience limitata.
C’è da testimoniare che una volta fatto ingresso nel mondo-Sylvian l’effetto è coinvolgente; non c’è alcuna voglia di uscire dal suo bosco, tanto più che a un certo punto attacca il suono di una tromba da sogno: rimane spontaneo chiudere gli occhi e abbandonarsi alla nostalgia.