Paris, Texas

Ry Cooder, 1985
dall’album Paris, Texas


Fai partire questo brano per intraprendere un lungo viaggio attraverso il cuore dell’America.

Il veicolo è il Blues, una delle matrici della musica di quella terra, e negli spazi immensi naturali l’andatura è lenta, in modo da godersi lo spettacolo, interiorizzando il fascino del panorama.

La slide guitar ha la cadenza continua, priva di accelerazioni e cambi di ritmo, tipica di chi percorre un infinito rettilineo che arriva all’orizzonte, e da lì prosegue. Non c’è da sorprendere l’ascoltatore, ma di guidarlo con calma in una dimensione unica, che richiede un’attenzione esclusiva.

Così inizia il film di Wim Wenders “Paris, Texas”, ambientato nei pressi del confine tra Stati Uniti e Messico. La colonna sonora introduce subito nell’atmosfera raccontata sullo schermo; Ry Cooder rende fascinoso il territorio desertico, disabitato ma attraente per chi lo percorre, e dimostra l’efficacia della simbiosi tra musica e immagini video, una magia che in alcuni casi rende memorabili alcune sequenze. Ci troviamo di fronte a uno di quei casi.

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