Sweet dreams (are made of this)

Eurythmics, 1983
dall’album Sweet dreams (are made of this)


Vuoi sapere com’era la musica negli anni Ottanta? Un esempio didattico è in questo brano, fin dalle prime note: ritmi tecnologici (sia batteria che tastiere), atmosfera dance ma fondamentalmente cupa. Ideale per far ballare gli invitati a un party esclusivo, senza far caso a quella voce di donna che racconta come quel mondo l’ha rovinata interiormente. E con lei tanti altri.

Annie Lennox ha raccontato quel periodo, per lei “senza speranza e nichilista”, che per reazione la portò a tagliarsi i capelli a zero, per sentirsi forte come un uomo.

“Tutti stanno cercando qualcosa”, canta la regina di Scozia (in campo musicale), ma il suo sguardo volge al nero e questa ricerca sembra ridursi a due opposte modalità dello stesso sentimento: usare gli altri o farsi usare dagli altri. Non ci sono altre possibilità.

La vita preparava fortunatamente un’evoluzione positiva: anche grazie a questo brano arrivò il successo per gli Eurythmics, Annie si fece crescere i capelli e continuò ad allietare il pubblico con il suo carisma vocale.

Chissà se cambiò anche il suo parere sulle relazioni umane. Questo sarebbe realmente da considerare uno dei “sweet dreams”.

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