Father and son

Cat Stevens 1970
dall’album Tea for the Tillerman


Un padre, un figlio: cosa c’è di più radicale nell’esperienza umana?

Cat Stevens scrive la canzone negli anni dei conflitti sociali, nei quali l’incomunicabilità tra le generazioni si accentua e diventa quasi un elemento costitutivo del mondo occidentale.

Cat Stevens ha un animo gentile e uno stile musicale tranquillo, fondato sulla chitarra acustica, e non assume quindi toni rivoluzionari o polemici, limitandosi a descrivere le opposte prospettive: c’è un figlio che desidera spiccare il volo e un genitore che lo invita alla calma, alla prudenza.

I suoi timori nascono dalla propria esperienza, e dalle delusioni che non vorrebbe condividere con il figlio. Per lui auspica tempi lunghi, la ricerca della ragazza giusta da sposare, l’inizio di una vita solida al suo fianco.

L’elemento affettivo di questa relazione rimane sullo sfondo, quasi l’autore preferisse rimanere nell’oggettività della narrazione.

Quando recita la parte del figlio, la voce di Cat Stevens sale di tono, quasi a impersonificare l’energia giovanile incompatibile con i concetti di calma, pazienza, prudenza.

“Ora c’è una strada e io so che devo andarmene”. “I have to go” è la frase che chiude la canzone, e anche il discorso.

Testo

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