Francesco Renga
Presentatore: Paolo Bonolis con Antonella Clerici e Federica Felini.
Direzione artistica: Gianmarco Mazzi
Nei periodici alti e bassi del Festival, questa edizione rappresenta un tentativo per riprendere quota. La guida dell’evento viene affidata a Paolo Bonolis, anchorman di nuova generazione che riporta il baricentro sul “popolo del Festival”.
Il nuovo format prevede infatti che il vincitore sia scelto attraverso un televoto riguardante i primi classificati di ogni sezione. Sì, perché l’altra innovazione, un po’ bizantina, è che i cantanti vengono suddivisi in sezioni (Uomini, Donne, Gruppi, Classic e Giovani), nelle quali escono vincitori e sconfitti (dopo anni, vengono reintrodotte le eliminazioni).
Favorito era Gigi D’Alessio, cantante nazional popolare per eccellenza, e invece prevale Francesco Renga con “Angelo”, che scioglie il rock nel melodico.
Tra gli esordienti ci sono gruppi destinati al successo, ma più in là: sia i Negramaro che i Modà si classificano agli ultimi posti e vengono eliminati. È la prima volta anche per la splendida voce di Nicky Nicolai, che si esibisce con Stefano Di Battista Jazz Quartet. Non è però un tentativo di introdurre il jazz a Sanremo ma un prodotto salottiero che non poteva avere speranze.
Gli ospiti allargano gli orizzonti oltre la musica, ed ecco gli attori famosi Will Smith, Hugh Grant e un personaggio da prendere con le molle: Mike Tyson.
I risultati finali danno ragione a Bonolis, perché il livello di ascolti aumenta.