Sanremo 2003 – Per dire di no

Alexia

Presentatore: Pippo Baudo con Serena Autieri e Claudia Gerini
Direzione artistica: Pippo Baudo

Il successo televisivo ormai si misura con l’Auditel e quindi questa edizione del Festival non verrà ricordata tra quelle migliori. Gli ascolti sono in calo. nonostante la guida di Pippo Baudo, che se le inventa tutte per destare interesse.

Si nota nella scelta degli ospiti una crescente diversificazione al fine di ampliare il potenziale pubblico. Ai consueti interventi di star musicali (quest’anno salgono sul palco Peter Gabriel, Rod Stewart e Diana Krall), si aggiungono i comici e personaggi vari che promuovono programmi Rai (ad esempio Lino Banfi con “Un medico in famiglia”) o che sono legati all’attualità.

Negli anni precedenti avevamo avuto gente come Dulbecco e Gorbaciov, quest’anno si punta sullo sport con Mario Cipollini, Valentino Rossi e i giocatori della Juventus. C’è anche il ricorso alla Bellezza, rappresentata degnamente dall’attrice Sharon Stone e dalla modella Carla Bruni, che però rovina tutto cantando.

Ah già, la musica. Il 2003 è l’anno del blues, presente nelle prime due canzoni della classifica, e che in entrambi i casi vira verso il soul. Vince il peperino Alexia, che condisce la sua interpretazione con grinta abbondante per prevalere su Alex Britti, che musicalmente è superiore. La sua introduzione con chitarra acustica è quanto di meglio si sia ascoltato a Sanremo, almeno in questa edizione.

Emotivamente il momento clou è la presenza di Giuni Russo, che saluta idealmente il pubblico del Festival con “Morirò d’amore”. Qualche mese dopo si concluderà la sua lunga lotta contro la malattia.

7000 caffè – Alex Britti

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