Senza pietà – Sanremo 1999

Anna Oxa

Presentatore: Fabio Fazio con Laetitia Casta e Renato Dulbecco
Direzione artistica: Mario Maffucci

Nel periodico maquillage cui viene sottoposto il monumento Sanremo per attrarre interesse e ascolti, quest’anno si ricorre alla conduzione di Fabio Fazio per dare un’impronta “culturale”, o meglio per avvicinare il mondo della canzone al contesto sociale.

Personaggi-ponte sono in tale progetto il Nobel per la medicina Renato Dulbecco, addirittura presenza fissa accanto a Fazio, e Mikhail Gorbaciov, che interviene come ospite.

Sotto questa sfiziosa copertina rimane una competizione canora di livello medio-basso, salvata dalle donne. Il podio è infatti mono-sex, occupato da Anna Oxa, Antonella Ruggiero e Mariella Nava, in ordine di classifica.

La cantante italo-albanese torna a vincere dopo dieci anni (all’epoca in coppia con Fausto Leali) puntando su un atteggiamento aggressivo e a un look studiato “perché se ne parli”.

Il carrozzone pop del Festival è costruito per accogliere tutti, e anche a premiarli. Anni fa era stato introdotto il Premio della Critica per sanare quel gap tra successo e qualità musicale che in alcuni casi aveva fatto discutere; da quest’anno c’è anche il premio alla carriera, che dispensa riconoscimenti a grandi personaggi che ancora non avevano ottenuto niente. La prima a ricevere questo premio denominato “Città di Sanremo” è Ornella Vanoni.

Gli ospiti non sono solo stranieri: oltre ai R.E.M. (grandi protagonisti degli anni Novanta), Blur, Lenny Kravitz, e le cantanti Cher e Mariah Carey, salgono sul palco senza il “magone da competizione” tre big come Ivano Fossati, Gianni Morandi e Franco Battiato.

Oggi sono io – Alex Britti (Premio Giovani)

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