Non lo faccio più – 1976

Peppino di Capri

Presentatore: Giancarlo Guardabassi
Direzione artistica: Vittorio Salvetti

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Parafrasando una canzone di Battisti uscita proprio quest’anno, desta stupore ritrovare ancora il Festival di Sanremo, che tutti avevano dato per morto dopo la desolante edizione del 1975.

È successo invece che nel frattempo si è conclusa l’esperienza di Canzonissima, tradizionalmente legata alla Lotteria di Capodanno, e quindi c’è ancora interesse a mantenere in vita un evento musicale invernale che muova il mercato discografico.

Viene poi coinvolto Vittorio Salvetti, abile patron del Festivalbar, che si assume il difficile compito di rivitalizzare un cadavere. Lo fa inventandosi una formula complicata, con i cantanti divisi in squadre, e cercando di sintonizzarsi con lo “spirito del tempo” (o forse potremmo dire: con la moda del momento).

È esploso il fenomeno delle radio private, ed ecco che il Festival viene guidato da un disc jockey, che presenta le canzoni senza mai salire sul palco; riguardo ai contenuti sembra di essere a scuola, dove l’insegnante assegna un tema da svolgere. Perché parlano tutti di sesso: il vincitore Peppino di Capri racconta uno spogliarello, mentre al terzo posto arrivano a pari merito Sandro Giacobbe che canta il suo tradimento con la suocera (“Gli occhi di tua madre”) e gli Albatros di Toto Cotugno che invece fanno riferimento all’aborto.

La canzone “Volo AZ 504” ha un’impostazione innovativa, con il parlato e gli effetti sonori che si fondono con il cantato. È stato possibile presentarla a Sanremo perché quest’anno non c’è l’orchestra e si canta su una base musicale.

Insomma, è passata la nottata: il festival di Sanremo prosegue il suo cammino, ma ci si continua a domandare se ne vale la pena.

Volo AZ 504 – Albatros

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.