Enzo Jannacci, Dario Fo 1968
dall’album Vengo anch’io, no tu no
C’è del genio in Lombardia. Jannacci canta ma lo stile è quello di Dario Fo: impostazione teatrale nel parlato-dialogato e contrapposizione tra poveri e ricchi, villani e aristocratici.
Forse la canzone è ripresa da un brano popolare catalano, ma è anche probabile che Fo abbia creato artificialmente uno stile antico in una nuova produzione.
Il re, l’imperatore, il vescovo e il riccone piangono per misere perdite, mentre il contadino è stato depredato di tutto, compresi i dischi di Little Tony. E gli hanno ammazzato anche il maiale, pover purscel! … nel senso del maiale.
La forza della canzone sta nel ritmo serrato dei versi, e il dialogo diventa musica, superando ampiamente i confini dello stornello da osteria. E anche quelli della polemica classista, ah beh, sì beh.