Last nite

The Strokes, 2001
dall’album Is this it
School of Rock. Da New York sono passati un po’ tutti i grandi musicisti, e la loro scia artistica si è sedimentata nella cultura, generando modelli su cui si sono formate generazioni di piccole e grandi band.

Da questa “naturale” scuola musicale ogni tanto sono usciti gruppi che lasciavano ben sperare per il futuro del rock, alimentando la celebre profezia di Neil Young “rock’n’roll will never die”.

Agli albori del nuovo millennio gli Strokes hanno acceso gli entusiasmi di molti con brani come questo, grintoso al punto giusto grazie alla leadership delle chitarre, una voce ruvida che esce da un volto di ragazzo e, se vogliamo aggiungere una nota patriottica, con due componenti della band di origini italiane.

Il tema dell’incomunicabilità delle emozioni è tipicamente adolescenziale e forse, con il senno di poi, la dimensione degli Strokes era un po’ quella. Nel senso che dopo il primo disco la critica ha calato di molto gli entusiasmi e questa esibizione rischia di essere confusa con una qualunque scena di una sitcom della Disney.

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