Immigrant song

Led Zeppelin, 1970
dall’album Led Zeppelin III
Si salvi chi può! L’urlo lancinante di Robert Plant è il segnale per scatenare l’inferno, e lanciare alla carica l’esercito di vichinghi, affamati di sangue e di bottino.

Non c’è niente di meglio del rock per trasmettere il senso dell’aggressività selvaggia, e i Led Zeppelin sono una straordinaria macchina da guerra, con chitarra e sezione ritmica che riproducono un ritmo rutilante, che dà bene l’idea di un assalto.

Le parole non lasciano alternative – “Noi siamo i vostri padroni” – e contengono un omaggio al paganesimo nordico, per il quale i Led Zeppelin provano evidentemente delle affinità.

Il titolo, letto con la sensibilità dei nostri giorni, risulta inquietante e “pericoloso”, e la canzone va assolutamente tenuta lontana dai leghisti.

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