Rino Gaetano, 1975
Atipico, creativo, praticamente libero. Rino Gaetano mantenne sempre un profilo autonomo, con uno stile musicale fuori dalle canoniche classificazioni, e riuscì addirittura a non schierarsi politicamente in un’epoca in cui la militanza era quasi obbligata.
Qui compone il suo presepe laico, ricco di personaggi e situazioni della vita quotidiana, piazzati alla rinfusa ed evocati più dalla metrica che da associazioni di idee.
È il mondo in cui siamo tutti noi immersi, parcellizzato in miriadi di condizioni diverse ma con una cosa in comune: il cielo che ci sovrasta.
Verrebbero in mente considerazioni sulle due dimensioni umane, sul naturale e il soprannaturale, ma rimango bloccato dal sorriso sarcastico di Rino, maestro del nonsense.
Mi limito quindi a ricordare che questa canzone è stata scelta come inno del Crotone, città natale dell’autore.