Perfect day

Lou Reed, 1972
dall’album Transformer

Dedicato a chi oggi è rimato bloccato nel traffico, ha fatto la coda alla Posta, e magari ha in programma una riunione di condominio. Le giornate, ci racconta Lou Reed, possono anche essere perfette, e prima o poi toccherà anche a voi. Per il cantante newyorkese la felicità consiste in cose semplici: essenzialmente, nello stare insieme alla persona amata nei piccoli frangenti quotidiani. Ma è la frase finale – “raccoglierai ciò che hai seminato” – che spiazza e lascia pensare: perché è in linea con il discorso della felicità, meno in linea con il vissuto di Lou Reed, turbolento e spesso oltre i limiti, in particolare per i problemi di droga. Viene così in mente un’altra interpretazione, supportata tra l’altro dal tono malinconico della canzone: che si tratti di un racconto onirico, o di una proiezione mentale di un uomo che dalla sua condizione di sofferenza aspira a vivere almeno una giornata perfetta.

Testo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.