A day in the life

The Beatles, Lennon-McCartney 1967

dall’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band

Sono passati appena 4 anni da “She loves you”, ma sembra un secolo, perché tutto è cambiato. A cominciare dal look: dismessi i completini in stile simil-maoista e tagliati i capelli in modo autonomo, i quattro si divertono a vestirsi come i componenti di una banda, quella del sergente Pepper. Ma è sul piano musicale che c’è un inspiegabile abisso con l’epoca yeah yeah.

In così poco tempo hanno raggiunto una maturità compositiva che lascia stupefatti: il binomio Lennon-McCartney (entrambi abbondantemente sotto i 30 anni) è diventato simbolo di creatività. E se normalmente ogni canzone è in realtà scritta da uno dei due (che è poi quello che la canta) qui c’è un’eccezione, perché si fondono un brano di Lennon – una sognante ballata – ad una sequenza di McCartney briosa e ritmata.

Lo spunto del brano viene dalla lettura del Daily Mail, con alcune notiziole riprese nei versi di Lennon. Il riferimento al “fumo che fa sognare” fece sì che il brano venne bandito dalla Bbc. La conclusione è in un crescendo orchestrale ampliato dal mixer, dalle note più basse a quelle più alte, che crea un effetto risucchio prima di un accordo suonato da tre pianoforti che mette la parola fine. Per la prima volta nella storia, la musica prodotta in studio non è più riproducibile dal vivo. E del resto dal vivo i Beatles non suoneranno mai più.

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